La vigna, in questa zona dell'alto Canavese, era un tempo patrimonio di ricchezza, in quanto permetteva ad intere famiglie di vivere con il suo raccolto, poi negli anni sessanta, l'industrializzazione generò un fuggi-fuggi della gente dalla campagna verso la città , alla ricerca di lavori meno faticosi e più redditizi.
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Da allora fino ad oggi, le vigne hanno continuato ad essere abbandonate, sostituite da boschi e rovi che deturpato completamente l'ambiente.
Noi, andando controcorrente, abbiamo continuato a credere nella vite, attratti dall'amore per la terra e dal fascino che sprigionano i filari in tutte le stagioni dell'anno.
Tralasciando l'aspetto economico ed investendo tempo ed energie, abbiamo portato fino ad oggi quello che genitori e nonni ci hanno lasciato.
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Non sappiamo se un domani queste vigne continueranno ad esistere ma noi sappiamo che senza viti oggi non possiamo stare.